domenica 13 febbraio 2011

Il nipote di Mubarak


Pare proprio che la politichetta crosiota smanii per emulare la politicaccia nazionale, e così a Crosia, non paghi delle mille beghe che la giunta si trova ad affrontare per la situazione di dissesto finanziario dell'ente - situazione denunciata quasi un anno prima delle elezioni da Gennaro Oriolo, a cui una mano 'ignota' del PD locale che somiglia tanto a quella dell'attuale sindaco Gerardo Aiello rispose che si "pescava nel torbido" - si sono dovuti inventare il caso di un nipote illustre che causa qualche problema al primo cittadino.
Il nipote in questione, dicono i 'maligni', avrebbe usufruito di un concorso 'sartoriale' che lo avrebbe portato dalla Regione Calabria al Comune di Crosia, amministrato - i casi della vita, le coincidenze, gli astri, il fato, il destino - proprio dallo zio.
I 'maligni' di cui sopra hanno ritenuto che questo fosse non solo eticamente disdicevole, ma che presentasse profili di rilevanza penale e che configurasse peraltro irregolarità amministrative in relazione al concorso. E hanno minacciato (minaccia che, allo stato delle nostre informazioni, non si sa se si sia concretizzata: occorrerebbe un lungo capitolo per fare la storia delle minacce di querela a Crosia) denunce alla magistratura.
Chissà chi avrà la meglio, in questa disputa di bassa macelleria politica.
Ma un fatto nuovo rende ancora più colorita la vicenda. Usando l'indirizzario e-mail degli iscritti al servizio WiFi del Comune, la giunta guidata da Aiello ha inviato a tutti gli iscritti una comunicazione in cui annuncia la querela di Aiello (lo zio del neo-assunto presso il Comune) contro Russo, accusato di aver diffuso voci false e tendenziose sul nipote di cui sopra, e sul suo premuroso zio.
Orbene, questo ulteriore tassello di una vicenda di per sé non molto edificante pone alcuni stringenti interrogativi.
1. I cittadini che indiscriminatamente hanno ricevuto comunicazioni da parte della giunta (non dell'ente o del consiglio) avevano in precedenza prestato il loro consenso alla ricezione di comunicazioni di questo genere? Tutti sanno che quando si sottoscrive un servizio del genere, almeno due sono le forme di consenso richieste: in primis, il consenso al trattamento dei dati personali che servono per poter usufruire del servizio (negare questo consenso impedisce il perfezionamento del contratto); in secondo luogo, il consenso all'invio di materiale informativo, pubblicitario, etc. Questi due consensi sono - devono essere - distinti e separati. Il primo, ripetiamo, è condizione necessaria al perfezionamento dell'accordo. Il secondo è del tutto facoltativo, e anche in sua assenza il servizio deve essere erogato e il contratto si perfeziona. 
2. Anche qualora si ammettesse che il cittadino abbia fornito il secondo tipo di consenso (ma nella documentazione fornita dal Comune non c'è traccia di tale opzione), la giunta - dunque, ripetiamo, non l'ente nel suo complesso, ma una parte espressione della maggioranza politica - è autorizzata a inviare comunicazioni di quel genere? In altre parole, è possibile che i cittadini ricevano nella loro casella di posta elettronica messaggi da parte della giunta inviati tramite l'indirizzario di un servizio del Comune? Si tratta di comunicazioni attintenti, di materiale informativo, pubblicitario e quant'altro?
3. Un comunicato che annuncia che Aiello ha querelato Russo si configura come un messaggio di interesse pubblico che la giunta invia ai cittadini? Ovvero, si tratta di un messaggio 'istituzionale' o di una cosa che riguarda lo scontro, per di più di natura giuridica, tra due persone?
4. Le opposizioni sono autorizzate a usare il medesimo strumento per inviare le loro repliche e i loro comunicati stampa? Russo può usare quell'indirizzario per inviare ai cittadini la notizia che ha denunciato Aiello con l'accusa di aver assunto il nipote presso il Comune?
Un fatto è certo: il Garante per la Privacy ha per tempo messo in guardia i politici contro l'utilizzo di e-mail e sms di propaganda, sostenendo che per poterli ricevere occorre un esplicito consenso, altrimenti si tratta di "violenza spammatoria": "il Garante ricorda che in nessun caso possono essere usati i dati "degli archivi dello stato civile, l'anagrafe dei residenti, indirizzi raccolti per svolgere attività e compiti istituzionali o per prestazioni di servizi, anche di cura, liste elettorali di sezione già utilizzate nei seggi; dati annotati privatamente nei seggi da scrutatori e rappresentanti di lista, durante operazioni elettorali".
Al di là degli eventuali profili di illiceità, ciò che salta agli occhi è la superficialità con cui un argomento serissimo, l'inviolabilità della sfera privata di ogni cittadino, è stato trattato. E l'incapacità di distinguere le questioni istituzionali dalle questioni politiche. Piegare le istituzioni ai fini di una parte politica contrasta con il principio secondo il quale il Comune è la casa di tutti, sia quelli che hanno vinto le elezioni, sia quelli che le hanno perse, e financo quelli che non hanno votato affatto.

P.S.: per chi si occupa di ricorrenze testuali, sarà interessante notare che anche nella e-mail inviata dalla giunta viene usata l'espressione ricordata prima "pescare nel torbido".
P.S.1: qualcuno ha affermato che proprio coloro che criticano l'invio della e-mail sono quelli che  maggiormente usufruiscono del servizio WiFi. Evidentemente chi lo sostiene è in grado di prendere visione dei flussi del servizio e dei dati riguardanti i singoli iscritti, e non basta rispondere che colui che ha ricevuto la e-mail e pubblicamente si lamenta evidentemente è iscritto al servizio. Infatti un conto è essere iscritti, un altro è usare il servizio. Posso essere iscritto e non usare affatto il servizio: come si fa dunque a dire che "pare che chi ha tanto criticato la rete wireless comunale ne sia il maggiore fruitore"?

                                                            [al post ha collaborato Michele De Vincenti]

2 commenti:

  1. Sono elettrizzato, voglio anche io la password del servizio wireless comunale, siiiii ....... così anche io avrò le denuncie del sindaco in anteprima, e di questi tempi la cosa mi sarebbe molto utile, ahaahahahah

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  2. in effetti sarebbe molto utile...
    potrebbero estendere il servizio e farci avere, tramite e-mail del servizio wireless, notizie dei familiari e dei parenti, matrimoni, battesimi, cresime, assunzioni...

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