domenica 2 maggio 2010

EPPURE A CROSIA E' SUCCESSO......

So bene che quello che dirò farà storcere le budella a qualcuno, ma, la festa del 1° Maggio è una festa di sinistra, è un patrimonio di lotta e conquista per i lavoratori italiani portato avanti dal sindacato confederale italiano.
Mi chiedo come sia possibile organizzare una festa del 1° Maggio senza coinvolgere nè i partiti di sinistra, nè, tantomeno i Sindacati confederati, eppure a Crosia è successo.
Ieri, quando sono entrato nella piazza adibita per la festa, la prima cosa che ho notato è stato che non c'era nessun riferimento al fatto che fosse la festa dei lavoratori e che non c'era nessuna bandiera dei Sindacati confederati e, lasciatemelo dire, nessuna bandiera ROSSA.
Mi chiedo come sia possibile che un'amministrazione che si dichiara vicina a questi valori, abbia potuto prendere un simile abbaglio, eppure a Crosia è successo.
Invito, gli organizzatori di simili eventi, a non utilizzare in futuro il patrimonio della sinistra e del Sindacato confederato italiano, in modo così inappropriato.
Comprendiamo, che questo Capitalismo imperante e malato voglia trasformare ogni cosa in show bussiness, ma noi vogliamo ricordare che questa riccorenza è dedicata a tutti quei lavoratori e lavoratrice che hanno combattuto a rischio della loro vita (oltre che al loro posto di lavoro) affiancati dal sindacato confederale e dalla Sinistra Italiana perchè venisse loro riconosciuto il diritto di essere considerati uomini e donne, e non come merce da sfruttare dal Capitalismo.

1 commento:

  1. sono assolutamente d'accordo con te.
    l'unica cosa su cui dissento è l'individuazione delle ragioni di un tale comportamento.
    io ritengo che quel che è accaduto non sia da ricondurre alla condivisione di una logica capitalistica o quant'altro, ma all'assoluto sfilacciamento delle istituzioni, le quali non sono state in grado, per esempio, di organizzare alcunché per il 25 aprile, festa nazionale della liberazione dal giogo nazi-fascista.
    questo comportamento segna l'anomia delle istituzioni, il loro navigare in un liquido privo di riferimenti culturali e simbolici, come se il 1° maggio o il 25 aprile fossero semplicemente stanche ricorrenze da festeggiare senza ricordare perché.
    tutto ciò non dà certo un bell'esempio alle giovani generazioni...

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