venerdì 9 aprile 2010

La "falsa" legalità dei "Calabrioti"


Cari fruitori del blog “Crosia-La Terra dei Cachi”,dopo un breve periodo di assenza ritorno ad esprimere il mio personale pensiero.
La partecipazione a questo forum non vuole essere di “supporto” a nessuno, come banalmente si vuol far intendere, ne' tantomeno vuole essere uno spazio privo di confronto. Gli spunti di riflessione nascono dall’osservazione quotidiana del mio paese d’origine e , più in generale, della mia Calabria. Non nego lo sconforto per le condizioni di “indigenza morale” in cui , un po’ tutti, ci immergiamo ogni giorno.
Inizio con il parlare dell’evento culturale “Testimonianze: la parola e le coscienze, la 'ndrangheta come problema”, svolto il giorno 25 Marzo 2010 alla Delegazione Comunale del Comune di Crosia, con ospiti di un certo rilievo quali Pino Masciari, Salvatore Borsellino ed Emiliano Morrone.
Ciò che mi ha spinto ad organizzare un simile evento è la mia partecipazione ( ormai immedesimazione totale) ai movimenti “Il Popolo Viola” e “Il Popolo delle Agende Rosse”. Movimenti quindi, non partiti, imperniati sull’idea della legalità e di partecipazione dal basso. Questa mia partecipazione nasce dalla sofferta consapevolezza del fallimento di tutti i partiti ( ad eccezione l’esperienza di Niki Vendola , ancora prematura per poterla valutare) . La famosa questione morale di Berlinguer non la si ritrova nell’agire concreto di nessun partito.

In Calabria la collusione tra massoneria , ‘ndrangheta e politica è totale : basti pensare all’appello di Roberto Saviano sul voto al Sud e il richiamo all’Onu per verificare la correttezza del voto nelle nostre Regioni, basti pensare all’ormai esiliata Angela Napoli che denunciò con fermezza e coraggio le liste non pulite, sia a destra che a sinistra.

Ricordo ancora quel giorno in cui “trasversalmente” incrociai Pino Masciari: la sua testimonianza mi sconvolse. Oggi è un cittadino onorario di moltissime città italiane, la sua testimonianza è un appiglio per tutti quei giovani e quelle persone che, ancora oggi, vogliono credere in una Calabria pulita. Forse, come dice Nicola Gratteri, “ la ‘ndrangheta non cesserà mai di esistere”. Inizialmente nell’organizzazione dell’evento fui scoraggiata dalle “barriere” burocratiche e “culturali” presenti nel nostro Comune : è impensabile che Pino Masciari sia "ignoto" proprio a noi calabresi, un paradosso inspiegabile, che oggi ha trovato spiegazione nel fatto che la Calabria non vuole cambiare, o meglio, noi calabresi non vogliamo una Calabria diversa. Forse abbiamo ciò che ci meritiamo, siamo quello che vogliamo essere.

Ho organizzato quest’evento con mille difficoltà: intoppi burocratici, mi sentivo una “marziana” nel voler organizzare questo evento. Lo stupore era facilmente individuabile in tutti quei bei faccini che ricoprono incarichi istituzionali: dalle scuole, alla classe docente, alla macchina comunale, ai partiti. Non nego una forte “demotivazione” nel proseguire, messo da parte grazie ad alcune persone che mi hanno sostenuto nell’organizzare nell’evento. Stupore che non ho rivisto in tutte quelle persone “nate con la valigia”, che risiedono altrove per motivi di lavoro e di studio. Sembra quasi che la cultura della legalità sia più presente “altrove”, sembra quasi che in Calabria non ce ne sia bisogno: non è un caso parlare di ‘ndrangheta come un’organizzazione criminale a noi distante, che non ci riguarda e che non ci tocca. Eppure non è così. Di esempi ce ne sono tanti, basti pensare al fenomeno dei migranti sfruttati e sottopagati nei lavori stagionali nel campo dell’agricoltura nella nostra Piana di Sibari, alla gestione degli appalti nelle grandi costruzioni, alla nostra statale 106 in cui, puntualmente, a ogni lavoro di ammodernamento , scattano gli indagati. Eppure non ci indigniamo.
Ricordo ancora lo stupore con cui lessi un sms arrivatomi quella domenica , la "Domenica del grande giudizio", in cui i pezzi da novanta locali (e non solo) si mobilitarono per rastrellare qualche voto negli indecisi :”diamo una continuità al progetto di Loiero”. Mi chiedo: ma qual’ era il progetto di Loiero, perché mi sfugge. Non riesco a trovar risposta a queste semplici domande: perché nessuno si indigna e tutti, dico tutti, vendiamo la nostra dignità al miglior offerente? Perché la cultura dei diritti tarda ad affermarsi?Perchè un diritto è spesso visto come elargizione del “buon” politico di turno? Perchè si è sottovalutato la questione degli “indagati” e dei “collusi” nelle liste? Allora siamo tutti una massa di ipocriti, non vogliamo cambiare questo stato di fatto, perché dietro ci sono meccanismi di convenienza.

Non nego la mia simpatia alla corrente indipendente dell’idv, nata dalla consapevolezza che i partiti in Calabria non hanno una discriminante: sono tutti bravi a spartirsi posti, dimenticandosi che sono al servizio di una collettività. Tuttavia non nascondo la delusione per lo scarso impegno civile dell’idv di Crosia e dintorni in iniziative dal basso e , al contempo, in iniziative anti-mafia.
Rileggendo lo Statuto, in particolare la seguente espressione “L'Italia dei Valori vuole integrare i tradizionali valori di libertà, uguaglianza, legalità e giustizia con i valori nuovi del nostro tempo: pari opportunità, sviluppo sostenibile, autogoverno, solidarietà e sussidiarietà, responsabilità, iniziativa, partecipazione ed europeismo, nel quadro di un sempre più avanzato federalismo europeo”, una riflessione sorge spontanea: come mai l’idv locale ha negato la sua partecipazione ad un evento così importante come quello organizzato dalla sottoscritta, visto il tema e vista la vicinanza con l’Italia dei Valori di “Tonino” Di Pietro? Non credo che l’amico Tonino, in simili circostanze, avrebbe assunto lo stesso atteggiamento di "apatia" . Di certo è un comportamento di cui non andar fieri, almeno agli occhi di chi vede questo Partito con un occhio di riguardo, visto che è l’unico che concretamente ostacola il nuovo imperatore, Silvio Berlusconi.
Non posso che dissociarmi anche dall’idv, purtroppo. Non me ne vorrà l’amico Tonino. Io continuo la mia marcia di RESISTENZA”, per dirla nei termini di S. Borsellino, che non per forza deve essere riconducibile ad un partito, ma è riconducibile alla mia “coscienza” di giovane donna che vede la sua Calabria, la sua Provincia, il suo Comune, impoverirsi giorno dopo giorno.

L'assenza delle Istituzioni e di chi si "auto-definisce" tale di certo ha un suo peso, ma di certo non saranno questi i motivi per gettar la spugna.
Io quel “fresco profumo di libertà” lo voglio assaporare e ultimamente sento ovunque "il puzzo del compromesso". La "mia" Resistenza, ovunque, anche nel mio Comune, ha un inizio.


Giovanna Pace

11 commenti:

  1. bello.. tranne le pretese di sostegno che credevi venissero dall'idv locale..
    perchè?

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  2. nn sn pretese di sostegno, ma corrispondenza in ciò che dice lo statuto con i fatti, vista la vicinanza di pino masciari con di pietro..vicinanza nelle lotte sulla legalità, per intendersi.

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  3. E cosa ti aspettavi? Non hai avuto già a che fare con questi soggetti, e non solo, anche con altri? In un paese come il nostro, il compromesso sembra la normalità per molti, ma non disperare, c'è ancora qualcuno che non crede sia così. Brava Giovanna e complimenti per quella manifestazione, alla fine chi voleva boicottarti è stato costretto ad essere presente per non mancare ad un' iniziativa così importante. Immagino come masticava chiodi ah ah.

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  4. Qualcuno mi chiede rettifiche per quanto riguarda l'espressione "puzzo di compromesso".... Ho ripreso le parole di Borsellino.. Non pensavo tutto questo scalpore... Poi dico: non vi mangia nessuno se commenate qui.... :)

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  5. mi sembra di sentire quel classico puzzo che producono le persone quando hanno paura... ahahahha

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  6. Ricorda la ndrangheta finchè verrà ostacolata dallo stato,dalla magistratura,dalle forze dell'ordine ecc.ecc.non "morirà" mai,solo quando il popolo si ribellerà e collaborerà con chi la combatte allorà questa grande "associazione" dovrà preoccuparsi seriamente questo è il "succo" del discorso è non c'è altra soluzione.Per quando riguarda partiti politici e tutti quei mezzi politicanti che gironzolano ancora a Mirto gli dico solo che andare avanti leccando il sedere ai loro "padroni" prima o poi porta ad un fallimento nella vita a cui non si può porre rimendio.

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  7. Bravo a Dell'Orzo!!! ma dico io la lingua nn si consuma??????? e ke diamine!! Ti vogliamo Sindaco!!!

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  8. COME GIOVANNA SONO FELICE DI AVER COSTRUITO E PROMOSSO QUELL'INCONTRO, INSIEME ALLE PERSONE GIUSTE ABBIAMO RAGGIUNTO UN BUON RISULTATO E SIAMO RIUSCITI A SCUOTERE QUALCHE COSCIENZA.
    ALLO STESSO TEMPO PERò NON POSSO FAR ALTRO CHE PROVARE RAMMARICO PER IL COMPORTAMENTO DEGLI "IMPROVVISATI BOICOTTATORI", PERSONE POCO ACCULTURATE ED IMPAURITE DALLO SFOGO ALL'INDIGNAZIONE DI EMILIANO MORRONE, PINO MASCIARI E BORSELLINO, ESPLOSIONE DI VERITà INTRECCIATE! MENTRE SCORREVANO QUELLE PAROLE, LEGGEVO NEGLI OCCHI DI CHI ASCOLTAVA, LA TRISTE RASSEGNAZIONE DI UN POPOLO CHE "SA" MA CHE CONTESTUALMENTE NON VUOLE REAGIRE, COME SI è EVINTO AMARAMENTE DAL RISULTATO DELLE ULTIME CONSULTAZIONI ELETTORALI. UN ABBRACCIO A TUTTI,CON LA SPERANZA CHE PRESTO SI POSSA RITROVARE LA VOGLIA DI CAMBIARE REALMENTE,VI SALUTO CARAMENTE.

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  9. http://www.pinomasciari.org/2010/04/la-falsa-legalita-dei-calabrioti/#more-6077


    Articolo presente anche sul sito di Pino Masciari.
    Invito tutti a leggere i commenti postati.Il secondo merita una profonda ed attenta lettura. Molto bello

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