giovedì 24 dicembre 2009

Un altro contributo al bestiario linguistico crosiota

Nel Medioevo i bestiari erano spesso opere di edificazione. Contenevano la descrizione di animali fantastici e grotteschi, e a ciò si accompagnava una 'morale'. Questa rubrica, tentando di ispirarsi a quei modelli, vorrebbe segnalare gli 'orrori' crosioti a fini di edificazione morale.

Avevamo già segnalato altrove una serie impressionante di sfondoni contenuta nelle interrogazioni che l'opposizione di allora (Aiello, Palopoli, etc.) aveva rivolto all'amministrazione di allora (Forciniti).

Qualcuno ci aveva risposto trattarsi di errori di trascrizione, battitura, ricopiatura etc.

Leggiamo ora il manifestino di auguri (in realtà si tratta di un testo pieno di astio e livore, che tutto fa tranne rispettare la serenità del Natale) che il Professore di scuola media-Dirigente Scolastico-Sindaco di Crosia Aiello ha rivolto a quelli che sono stati definiti i suoi (o i loro) cittadini, il suo (o il loro) popolo. Scrive, il nostro, che qualcuno avrebbe una "visione distolta della realtà". Peccato che, come tutti (o molti) sanno, si scriva "una visione distorta della realtà", ché distolto è il participio passato di distogliere, e che distogliere voglia dire 'dissuadere, far desistere, allontanare'.

Non ci permettiamo minimamente di dare consigli all'augusto Sindaco su come evitare tali marchiani errori, poiché ci divertiamo troppo a individuarli di volta in volta nei suoi testi. Dunque ci godiamo lo sfondone natalizio, e buon Natale a tutti, distolti e distorti!

7 commenti:

  1. E' dai che il calendario è pulcherissimo, anche i panettoni sono belli, per non parlare del poster gigante.
    Le giunte si vedono dalle piccole spese (fatte con i soldi dei cittadini) dove sta il loro cuore.
    E poi non è vero che il nostro Beneamato Illustre et nobilissimo di animo e virtude Sindaco sia pieno di livore, ricordati che il vino che sta nella botta piccola e sempre il più buono (perchè finisce prima eheheh)

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  2. signu giginuvaligiaru bonutrovati a tutti belli e brutti

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  3. Io avia preparatu na valigia pè l'esiliare e signu rimastu fricatu... ma mi fa piacire c'ancunu un sè castiatu.
    U professore titulatu e firenze, novayorka, scandicci s'è risculiatu... quannu a zù gennaru l'assessore a candidatu e pò a fricatu.
    Subba feisbuk un trova chiù ragiuna...e de l'amministrazione u li nì piacia una...
    Ma oramai mi para ca s'è rassegnatu a correggere e bozze e ru sinnacu nostru supervotatu.

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  5. se vuoi correggo anche le tue:
    -- "s'è" e non "sè" ["si è"]
    -- "ha [con l'acca] candidatu e po' [con l'apostrofo e non con l'accento: è un troncamento] ha [con l'acca] fricatu".
    e qui mi fermo per carità di patria, ché altrimenti i lettori non autoctoni penseranno che Crosia sia un posto di analfabeti che non sono neanche in grado di scrivere in dialetto.
    mentre invece pullula di storici, scrittori, pedagoghi, poeti, santi e navigatori.
    buon anno.

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  6. iu signu giginuuvaligiaru senza storia nè scola ma a parrari cu ri cioti mi fa gola...

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  7. l'avevo detto che crosia era paese (anche) di poeti.

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