mercoledì 23 dicembre 2009

Gli Immigrati e il Natale : una proposta possibile?


Che cosa sia il Servizio Sociale, non è semplice sostenerlo. Non esistono definizioni univoche per definire cosa esso sia.
Le attuali normative in vigore sono tutte concordi nel dare una maggiore visibilità e capacità progettuale agli enti territoriali. Il Comune diventa protagonista indiscusso all’interno delle politiche di Welfare, determinando, quello che gli studiosi chiamano, il “WELFARE MUNICIPALE”.
La conoscenza del territorio diventa prerogativa indispensabile per ideare e dar “vita” a ipotesi progettuali efficaci, atte a soddisfare i bisogni latenti e manifesti di una determinata popolazione.
Il nostro Comune è un territorio molto particolare sotto alcuni punti di vista, e, per altri aspetti, molto simile ad altri. Più che mai, diventa indispensabile saper leggere e “decodificare” la domanda “sociale”: ossia rispondere in modo mirato a determinate problematiche sociali.
Che tipo di risposte mi aspetto da un governo (seppur locale) nell’area sociale? Qui non voglio altro che fornire una breve sintesi sulle linee che, a mio avviso, si debbano necessariamente perseguire nella nostra comunità locale di riferimento.

Il ruolo degli immigrati nel nostro Comune

Parlando con la gente comune, mi sono tragicamente resa conto che l’avversione per gli immigrati è cresciuta in maniera vertiginosa. Questo, inutile dirsi, è causato da una molteplicità di fattori: dai mass media, veicolati dai politici di turno, che la implementano con riferimenti normativi che nemmeno lontanamente abbracciano le politiche multiculturali .
Chi sono gli “immigrati” nel nostro Comune? Qualcuno, fino ad oggi, si è posto questo misero interrogativo? La risposta di molti: ”Coloro che ci fregano il lavoro”, “Chi viene qua a delinquere”.
In base al Rapporto Caritas Migrantes del 2010 e in base ad una mia personale ricerca, adottando il metodo dell’“osservazione partecipante” i Migranti sono persone con un’elevata scolarizzazione, in possesso di diversi titoli di specializzazione (infermieri, logopedisti, laureati, …).
Quali mansioni svolgono nel nostro Comune? In base ai dati in mio possesso svolgono, in maniera continuativa e stabile, attività nel settore di cura e di assistenza (Badanti) edilizia, agricoltori e braccianti agricoli, a prezzi di mercato molto bassi.
Mi chiedo: per i politici chi sono i Migranti? Non saranno, per caso, a ogni tornata elettorale, quel corpo di voti maggiormente ricattabile (assieme ai giovani) in vista del loro stato di bisogno?
Sono mai state adottate politiche d’inserimento e d’inclusione sociale a favore dei migranti?
Forse qualcuno dirà: già siamo abbastanza clementi nel sopportarli, dimenticandoci, usando le parole giornalista G.A. Stella, “ Quando gli albanesi eravamo noi”.
Perché in periodo pre-elettorale si ritorna a dar importanza agli immigrati e ora nessuno li vede?

Chi si proietta nel “Sociale”, spesso è dotato di una particolare sensibilità, che gli permette di leggere in maniera diversa un determinato fenomeno. Nel caso concreto, limitandomi a osservare il mio territorio e i suoi problemi, non posso non notare l’estremo disagio di molte famiglie d’immigrati (donne e bambini compresi) nel nostro Comune.
Inutile dirsi l’estremo stato di bisogno in cui versano: non è una rarità (purtroppo) veder-li (in questo caso sono “altro da noi”, noi non siamo come loro) rovistare nei cassonetti della spazzatura, in cerca delle cose più svariate.

Ora, nel caso concreto, umilmente mi chiedo: sarò l’unica a veder-li quando scendono da quei pullman, dopo aver raccolto per più di dodici ore agrumi, nelle massime condizioni di sfruttamento possibile e immaginabile? Il lavoro è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, così come è un diritto, per ogni essere umano, esser trattato in maniera decorosa e rispettosa. Mi chiedo: perché sono “malvagiamente” invisibili ?
A mio avviso, c’è una doppia “discriminazione”: il rifiuto dei loro pseudo-datori di lavoro di accompagnarli presso il proprio domicilio e “l’invisibilità quotidiana”, che ci vede un po’ tutti protagonisti –istituzioni comprese-, nel non voler vedere questi dignitosi “lavoratori”, al pari degli italiani onesti, sotto la pioggia per chilometri e chilometri a piedi, prima di poter, finalmente, spogliarsi di quelle vesti di lavoratore, indossate per quattordici ore, o forse più, e costretti a gravare sulle loro spalle qualche “bustone”, colmo di frutta e verdura, sottratto arbitrariamente al “buon padrone”.
Questo è uno dei tanti problemi che affliggono gli immigrati nel nostro Comune e che, in periodo natalizio, mi affligge molto.
A mio avviso, qui non si tratta di destra o sinistra, (anche se il centro-sinistra teoricamente è più propenso all’inclusione degli immigrati), ma trattasi di rispetto di ogni persona, indipendentemente dalla nazionalità. Giacché questo problema esiste e accingendoci al Natale, che è la festa dell’altruismo e dell’amore, io proporrei di rivolgere “loro” un misero dono, ossia il trasporto gratuito, mediante la Navetta Comunale, presso queste località ad alta concentrazione di immigrati per almeno tre turni giornalieri. Simili interventi, oltre a favorire una “loro” maggiore inclusione, allenterebbe questo orrendo clima di tensione tra immigrati e autoctoni e, in fin dei conti, non sarebbe così dispendioso per le casse comunali. Onestamente avrei fatto ben a meno dei calendari comunali per il 2010, in quanto, a mio avviso, ci sono situazioni più pressanti e urgenti a cui far fronte.
Quest’appello giunge da una persona atea, è vero, ma anche da una persona che considera ogni essere umano come portatore di diritti e doveri, indipendentemente dalla nazionalità e che si batte, nel suo piccolo, contro queste forme di discriminazioni acerbe.

Mi appello, infine, al buon senso di ognuno di noi: il Natale è la festa della “PACE” e della “Fratellanza”: con piccole azioni concrete possiamo fare tanto e, sicuramente, aiutando gli altri, ci sentiremo TUTTI più appagati.
A NATALE PUOI!

BUON NATALE A TUTTI!


19 commenti:

  1. complimenti a giovanna per il bell'intervento!

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  2. Condivido l'articolo e vorrei raccontarti una piccola esperienza fatta nel mio comune (Sinalunga - SI) che mi ha colpito favorevolmente. La biblioteca ha organizzato una serie di letture di autori stranieri tradotti in Italia e queste pagine sono state presentate dagli stessi migranti. Chi non avveva un autore da presentare ha raccontato la sua storia, c'erano genitori con figli magari nati in Italia, persone inserite e altre meno...insomma è stato molto coinvolgente e a costo zero. Proponiamola nelle nostre realtà.

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  3. Bellissima proposta cara Lori!Bisogna avvicinarsi con ogni mezzo a colui che è portatore di stili di vita e tradizioni diverse.. Una bellissima idea che certamente deve trovare riscontro nelle ns piccole comunità..Grazie per la proposta e torna a trovarci sul ns blog!! un saluto e buon natale! Contattami pure alla mia mail giovannapace@live.it

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  4. GRANDE GIOVANNA..CONTINUA COSì E SE NON TI DENUNCIANO PRIMA(..ihihihihih) riuscirai a diventare qualcuno d'importante perchè te lo meriti!

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  5. Mio caro figo_cosentino....casomai mi vieni ad arrestare tu, con la tua mitica volante!Non è mia ambizione diventare qualcuno d'importante, e nn scherzo! Grazie a te e ai tuoi bei gesti!! Finalmente uno "sbirro" sensibile!!!! L'eccezione della regola sei tu, non io!! Continua così...non perdere mai la tua grande umiltà e la tua voglia di aiutare il prossimo!

    Ricordi la storia dell'immigrato che tu accompagnasti per l'espatrio??Quello che si sposò una anziana signora napoletana??? Ho intenzione di scrivere su quella storia nel mio diario di bordo

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  6. Mi fa piacere che la mia proposta sia piaciuta perchè sono convinta che l'integrazione passa anche per la cultura. Nel mio lavoro (lavoravo in un patronato) ho avuto modo di conoscere tanti immigrati con storie incredibili alle spalle e spesso con un bagaglio culturale non indifferente. Credo che sia importante far passare questo messaggio, gliimmigrati sono spesso persone di cultura che si sono adattati a fare i mestieri più umili per sopravivere, non sono profittatori venuti a sfruttarci, ad usurpare i nostri privilegi.

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  7. Condivido a pieno titolo ciò che dici! Io, diciamo, in questi ultimi mesi mi stò occupando molto di immigrati e occupazione! E posso dirti che un loro "Grazie" per me vale più di qualsiasi cosa! Dobbiamo impegnarci, specie chi è proiettato nel sociale ( ma anche le persone comuni), a buttar giù queste inutili barriere che, purtroppo, ancora esistono!
    Bisogna che i luoghi di scambio e di contatto aumentino! Perchè il pregiudizio è un giudizio che si ha ancor prima di conoscere un qualcosa..Solo incrementando lo "scambio" culturale...è possdibile abbattere queste barriere!

    Se vogliamo parlare di questioni multiculturali e diritti, non posso che consigliarti il libro :

    http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2009-06/tedesco.htm , scritto proprio da uno dei responsabili di questo blog!!! Ancora Auguri!!!!

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  8. ps: Framaria poi naturalmente mi girerà la percentuale! ;)

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. la proposta di giovanna non solo favorirebbe l'integrazione ma ,cosa più importante, aiuterebbe gli immigrati del nostro paese dal punto di vista economico...
    di fatti ,intorno a loro, si è venuta a creare una rete di autobus condotti da tizi ( non mi và di dire la nazionalità) che portano gli operai sul posto di lavoro in cambio di una "taglio" sulla paga giornaliera ....
    RIPROVEVOLE...

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  11. Bruno questo è il Caporialato, tanto temuto e combattuto dai comunisti, ora i comunisti non ci sono più, e allora rinasce fomentato da alcuni loschi figuri che f.......................
    Il tuo articolo Giovà è ben articolato, sei veramente brava, inoltre oltre alla forma e notevole il contenuto, una proposta vera e fattibile se questa giunta smettesse di fare regalie varie ed inizi a programmare interventi veri. Ad maiores, l'ardua sentenza

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  12. :) Grazie Bruno!!! Vorrei precisare che chi guida il pullman è italiano..e conosco gente che guadagna 25 euro al giorno, meno un euro e 10 da defalcare per ogni ora di lavoro!! in teoria : LAVORANO PER LA GLORIA!! E SE POI UNO NON RIESCE A PAGARE LE PROPRIE SPESE E VA A RUBARE LA GALLINA DI TURNO è VISTO COME UN CRIMINALE...BISOGNA CHIEDERSI: MA NOI GLI DIAMO ALTRE SCELTE????NON SIAMO NOI CHE LI METTIAMO SULLA VIA SBAGLIATA???
    SE NN SI PROGRAMMAN SIMILI INTERVENTI NON MI STUPISCO!! LA COSA ANCOR PIù GRAVE è KE MAI è STATA FATTA UN'INDAGINE SOCIALE PER VEDERE COME STANNO QUESTI TIZI! BASTEREBBE UTILIZZARE LO STRUMENTO DELLA VISITA DOMICILIARE AD OPERA DEI SERVIZI SOCIALI! MA NEL NS COMUNE, OLTRE A ESSER USATA RARAMENTE,NON SI SA COSA ESSA SIA! LA COSA è ALQUANTO GRAVE NEL CASO IN CUI VI SONO MINORI...E IL "NON AGIRE" PRODUCE EFFETTI DEVASANTI! MI CHIEDO SE SIAN EFFETTIVAMENTE AFFETTI DALLA CRISI DEL BURNOUT OPPURE DA MENIFREGHISMO PIù TOTALE!!
    BUON NATALE RAGAZZI! NON PERDIAMO MAI LA NS UMILTà!! ALTRIMENTI è FINITA!!!!

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  13. presto scriverò un pezzo sul caporalato.

    intanto rilancio e aggiungo alla proposta di giovanna un'altra proposta: organizzare una cena multietnica finanziata dal comune nella quale ogni comunità (marocchina, tunisina, ucraina, russa, rumena etc.) presente sul territorio proponga piatti (e perché no, magari anche canti, musiche etc.) della propria terra.
    il comune potrebbe sentire queste comunità e fornire loro un rimborso per la spesa da fare per preparare tali piatti.
    sarebbe un momento conviviale per conoscersi meglio.

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  14. scusatemi,premetto che apprezzo tanto l'intervento di giovanna e condivido a pieno l'idea che la cultura,l'arte culinaria, le tradizioni,le musiche etniche,possano essere mezzo di integrazione ma non vorrei apparire come l'avvocato del diavolo dicendo che molti di questi non esistono, sono come ombre che scivolano nella notte.Ci sono a mio avviso nel ns territorio due categorie di migrati: Quelli che si sono stanziati nel ns comune con le proprie famiglie e quelli che sono solo di passaggio, nel senso che vengono qui solo nella stagione della raccolta delle arance.Di quest'ultimi,i piu deboli,molti rientrano nei loro paesi di provvenienza, altri rimangono con la prospattiva di trovare qualcosa che gli possa garantire sostendamento, ma come spesso aaccade non è cosi allora finiscono per essere ombre che generano "insicurezza" fomentata da certi media.La precaria situazione in cui questa terra versa da secoli, specie poi nel mondo del lavoro,favorisce a mio avviso,una controintegrazione, una guerra fra poveri dove chi ci guadagna è solo il proprietario terriero.mi spiego,esso constatato la crisi del mercato delle clementine nella sibaritide, ha pensanto ed attuato un sistema dove sfruttando i migranti per la raccolta,vendendo le famigerate "giornate" a persone del posto e pescando nel contributo dell'aime per integrazione dei fondi per l'agricoltura si garantisce un futuro roseo meglio persino,di un florido passato.Sul caporalato,nel foggiano come nel casertano chi specula sul lavoro dei migranti sono le varie mafie locali, qui invece,oltre all'associazioni a delinquere contribbuiscono altri migranti sui gli stessi migranti,nel senso che i mig.vengono sfruttati da altri migr. a sua volta sfruttati da certe associazioni.L'integrazione a mio avviso passa attraverso un “WELFARE MUNICIPALE” che si fornisca di mezzi e veri servizi sociali professionali

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  15. si, anche noi nel ns piccolo possiamo fare qualcosa.

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  16. Oserei dire che prima del Welfare MUNICIPALE, passa per primo alle politiche di Welfare Nazionali, che ne definiscon gli orientamenti generali..
    Sul servizio sociale professionale ci sarebbero molte osservazioni da fare...ma sotto natale, non mi va di far andar di traverso il panettone a qualcuno! Provvederò appena possibile a spiegarmi meglio, con un nuovo articolo!

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  17. vorrei invitarvi a leggere questo interessante articolo: http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/12/articolo/2062/

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  18. ho appena letto...ma che vergogna! Nei fatti sono una parte irrinunciabile del ns BEL PAESE!!
    io sono con Condè!

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