giovedì 28 giugno 2012

AFFINCHE' NON SUCCEDA PIU'...CIAO FRANCESCO!!

In questi giorni nel mio paese si è nuovamente abbattuta una disgrazia, una sciagura che ormai da tempo vede coinvolti giovani su una sella di una moto...anche questa volta giugno , come un anno fa, oltre al vento caldo dell'estate porta insieme alle sue interminabili giornate il vento gelido della morte...
un ragazzo di soli 29 anni, infatti, ha perso la vita percorrendo la ss106 che attraversa il nostro paese e che da sempre è scenario di ingiuste ed avvilenti stragi...come sempre riguardo alla vicenda i paesani si sono espressi in maniera variegata...chi sostiene che il giovane andasse troppo forte , chi invece dà la colpa alla povera ragazza coinvolta nella vicenda, chi se la prende con i soccorsi poco celeri...quest'ultima tesi è sostenuta, come raccontano i giornali del posto,anche dai genitori della vittima che hanno chiesto l'autopsia del corpo. Noi non sappiamo a chi è imputabile la colpa però ,sempre nell'ottica di migliorare le cose, vogliamo con questo articolo proporre alcuni accorgimenti da adottare in modo da prevenire ulteriori danni che nei mesi estivi potrebbero verificarsi.Per prima cosa si sà che in questi mesi le moto vengono maggiormente utilizzate ed allora perchè non fare "prima" ad esempio una campagna che abbia l’obiettivo di far comprendere a tutti gli utenti della strada che chi va in moto è molto vulnerabile? si potrebbero utilizzare spazi come il palateatro. I motociclisti sono ovviamente i primi a dover prestare maggiore attenzione alle regole adottando comportamenti responsabili, ma sono fondamentali anche maggiore consapevolezza, conoscenza delle caratteristiche dei singoli mezzi e rispetto da parte di tutti coloro che condividono le strade: automobilisti, scooteristi, ciclisti, pedoni ed autisti di mezzi pesanti. Ciò si può fare parlandone ,ma anche attraverso cartoline , manifesti, spot radiofonici locali che invitino alla responsabilità. In seguto una cosa a mio vedere da fare, di fondamentale importanza è stabilire una determinata area utilizzabile per l'atterraggio dell'elicotero di soccorso ,tale superficie non deve essere improvvisata ma deve rispondere a determinate caratteristiche. Non avendo , Crosia, un ospedale gli interventi dell'elicottero vengono a maggior ragione definiti "PRIMARI". Quindi bisogna individuare siti idonei all'atterraggio per consentire velocemente di svolgere le operazioni di soccorso. L'area ad esempio deve avere dimensioni non inferiori ai 22 metri, non deve esseRe circondata da case o altri ostacoli, non devono esserci fili di alta tensione per consentire poi il decollo etc etc. Anche da terra ci sono delle cose da fare al meglio. Far capire all'elicottero la nostra posizione, spiegare i movimenti da fare per ottenere il contatto visivo,addirittura bisogna utilizzare un determinato linguaggio per favorire la discesa ...insomma non stò qui ad elencare le cose da fare, ognuno può informarsi...ciò che mi preme dire è il fatto CHE DEVONO FARSI...OVVERO PIANGERE SUL LATTE VERSATO A POCO SERVE...LA PREVENZIONE , LE STRUTTURE, MANIFESTI , AREE, CONVEGNI, PRIMA DELL'ESTATE AIUTEREBBERO TANTO AD INFORMARE CERCANDO DI IMPORRE UN Pò DI CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITà NELLE MENTI DI NOI TUTTI....CIAO FRANCESCO

Nessun commento:

Posta un commento