lunedì 1 febbraio 2010

Il paese dei veleni e l'esercito di cartapesta (ovvero vai avanti tu che a me viene da ridere)

In queste ultime settimane abbiamo assistito a un paio di uscite, quella su Sibarinet (che abbiamo commentato su questo blog) e quella del movimento civico di opposizione La Svolta di Antonio Russo (riportata integralmente sempre su questo blog), che in qualche misura ci sollecitano, da punti di vista diversi, a una riflessione su un vizio 'antico' della comunicazione e dell'azione politica crosiote.


Non sappiamo da quali ambienti provenga la prima delle due uscite, ovvero quale sia la fonte della 'notizia' secondo cui l'amministrazione Aiello intenderebbe usare metodi 'non trasparenti' nella gestione del personale amministrativo del comune (l'articolo di Sibarinet parla di 'tessere di partito'). Né sappiamo a cosa si alluda in quell'articolo. Certo è che l'articolo lascia immaginare scenari gravissimi.
Ma lasciamo un attimo Sibarinet per tornare a Russo. Anche nel comunicato della Svolta si allude, si ammicca, si lascia intuire una gestione 'bizzarra' dei soldi pubblici: panem et circenses.
Ebbene, né nell'uno né nell'altro caso si dice apertamente a cosa ci si riferisce. Non si citano le fonti, non si dice apertamente qual è il problema.
Si dirà che nel caso di Sibarinet la cosa è più grave poiché si tratta di un giornale, e dunque di un organo di informazione che piuttosto che alludere dovrebbe denunciare apertamente se sa, oppure tacere se non sa.
Può darsi, ma ciò che viene da pensare leggendo l'articolo è che la fonte, la gola profonda della 'mezza denuncia' di Sibarinet sia 'interna'. Questo perché se non fosse stata 'interna' sarebbe stata poco credibile e Sibarinet non avrebbe pubblicato la 'notizia'. E poi perché solo dall'interno certe cose possono sapersi (o inventarsi?). Però sono solo congetture stimolate dalla lettura dell'articolo in questione.
E in effetti ciò ci porta a fare un passo avanti nel ragionamento: il problema infatti non sono queste due ultime 'uscite'.
Il problema è un modo di fare comunicazione e politica che è ben strano, e questo modo è: lanciare il sasso e nascondere la mano.
La storia politica di Crosia è costellata di cose del genere: denunce minacciate e mai fatte, denunce fatte e poi ritirare, allusioni, ammiccamenti di ogni genere, illazioni fatte in contesti ufficiali e ufficiosi, manifestini anonimi, commenti anonimi (siamo stati costretti a moderare i commenti sul nostro blog; sui forum politici dedicati alle elezioni crosiote su Facebook gli pseudonimi imperversavano) e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, il paese dei veleni e l'esercito di cartapesta, in cui chi lancia il sasso spera che a metterci la mano sia qualcun altro al posto suo. Fuor di metafora, chi ammicca e allude, chi fa l'illazione, piuttosto che denunciare apertamente alla magistratura o ai giornali, si aspetta che qualcun altro, cogliendo l'illazione, agisca al posto suo.
Ma può dirsi civile un paese nel quale questi sono i metodi della comunicazione e dell'attività politica?
Si può dire che gli amministatori, i politici, le opposizioni, i giornali operino in un contesto 'normale' se chi ammicca non denuncia mai? Se chi allude si aspetta che qualcun altro espliciti l'allusione?
E dov'è il coraggio della politica e dell'informazione?
Non parlo del semplice cittadino, che potrebbe avere timore di rimanere preso nelle morse di meccanismi più grandi di lui (sebbene denunciare un reato oppure 'semplicemente' esprimere valutazioni critiche senza paura credo sia un dovere e un diritto di ogni buon cittadino). Ma almeno le opposizioni, almeno i giornali, almeno la politica, vogliono dire apertamente ciò che sanno, ciò a cui alludono, gli 'scheletri nell'armadio' che ritengono di aver scovato e a cui accennano in modo sibillino?
Altrimenti che differenza c'è tra queste illazioni e il manifestino anonimo? Sono entrambi espressione di un contesto impaurito.

2 commenti:

  1. Il rappresentante della "Svolta", ci ha assicurato di aver inviato tale documento anche alle autorità competenti, per gli adeguati controlli.
    Certo, da un'opposizione consigliare ci saremmo aspettato maggior coraggio, che significa, cito testualmente, "Per gran parte (n.a: Le delibere di giunta) trattasi di delibere che avvantaggiano dipendenti dell'Ente "politicamente schierati (??????)" alle ultime elezioni amministrative........."
    Noi restiamo interdetti, che ci si vuol dire che c'è in atto un vero e proprio scambio di voti? ma, se è così perchè non produrre documentazione, perchè non scendere in piazza, perchè non denunciare fatti e circostanze ben precise? La politica non si fa con il dire e il non dire, che si abbia più coraggio.
    Ha ragione Francesco Maria, lanciate il cuore oltre l'ostacolo, non alludete con la speranza che siano altri a togliervi le castagne dal fuoco, non ci sarà nessun soccorso rosso.

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  2. Cata' ovviamente siamo d'accordo.
    E che vuol dire poi che hanno inviato il documento alle autorità competenti??
    Cavolo, Russo è un avvocato, dovrebbe sapere che se si sporge denuncia non si allude ma si raccontano fatti (altrimenti, peraltro, c'è il rischio della querela per calunnia)...

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