domenica 13 dicembre 2009

SULLE SCELTE E LE RESPONSABILITA’ (LETTERA APERTA)

Inutile negarlo, a Crosia, si è dimostrato chi sa fare la raccolta del consenso e sa come agire per raggiungere l’obiettivo politico, che in ultima istanza è quello di vincere la competizione elettorale, a prescindere se si tratta di quelle amministrative o di quelle europee.Non c’è niente da fare, gli artefici sono sotto gli occhi di tutti, ed è inutile cercare scuse o altro. E’ dimostrato che tutto dipende dagli accordi preelettorali, ed in questo si è dimostrato la bravura e la perizia dell’attuale Sindaco e del neo eletto Consigliere Provinciale. E’ inutile e tedioso cercare le ragioni di una vittoria schiacciante se non si parte da quest’asserzione.Non tutti erano convinti della figura del Sindaco, sia all’interno del proprio partito, sia nella coalizione, la bravura di questi è stata quella di non far creare un’alternativa possibile.Le manovre sono state molteplici, sapevano che l’unico pericolo stava nel centrosinistra stesso, sapevano anche che si stava creando una forte opposizione verso quello che qualcuno a definito “patto scellerato”, in particolare sulla figura del Sindaco. Bene, si è usato una tecnica vecchia quanto il mondo la DIVIDE et IMPERA.I fronti pericolosi del dissenso erano tre:1. uno interno, costituito dal gruppo che facevano capo al prof. di Crosia, appoggiato all’esterno dall’IDV;2. l’altro costituito dal PDCI e dal PRC, che scottati dall’elezioni politiche, erano in cerca di rivincita, è che pretendevano la candidatura a Sindaco;3. Infine il PSE.Lo sforzo di queste tre aree era quello di unirsi e procedere alla creazione di una lista alternativa, dai più considerata vincente.La bravura della “Diarchia” politica locale è stata quella di rendere impossibile la loro unione.In primis, si è lavorato sul PSE, sul suo animus profundis, prospettandogli un asse PD-PSE sulla futura amministrazione, lato molto sensibile per chi fino a tre anni fa era un soggetto primario della politica locale ed oggi non è altro che un comprimario.Questa mossa, più che per la sua utilità ai fini del consenso, era fatto in un’ottica più profonda e lungimirante, quella di dimostrare la propria forza persuasiva e la propria forza contrattuale nei confronti di chiunque, insomma un avviso ai naviganti.L’opera d’arte, però, è stata l’annientamento del reale pericolo quello della costruenda alleanza tra PRC, PDCI, IDV e il movimento di dissenso interno del PD.Si è iniziato demonizzando il Prof. di Crosia, è inutile riportare le voci e i rumors che sono stati messi in giro. Poi si è passato a lavorare sul PDCI, anche in questo caso si è agito sfruttando il loro animus profundis. Il PDCI, conscio del proprio consenso a livello locale, dimostrato nelle ultime campagne elettorali amministrative, aveva due obiettivi, uno legato all’altro, ma divisibili, come poi si è dimostrato, il primo, quello imprescindibile, era quello di vincere, il secondo quello di esprimere un proprio candidato a Sindaco. Si è lavorato sul primo e sul secondo, sul primo facendo emergere una vittoria certa su una incerta, sul secondo assecondandogli sulla scelta delle primarie.Venendo meno il PDCI, i possibili alleati si sono trovati a fare una scelta problematica, continuare nel progetto di creare una lista alternativa di Sinistra, o almeno di centro sinistra, o cedere alla realtà senza combattere.E, qui entra in gioco, la capacità di reggere o meno il gioco, l’esperienza politica e la capacità politica, e la propria convinzione di essere nel giusto, in altri termini gli attributi.L’IDV era una giovane forza politica, nel nostro paese, che aveva saputo crearsi un certo alone di consenso, badate bene non che aveva il consenso, ma che lo avrebbe potuto avere. Si è agiti sulla scarsa esperienza e preparazione politica di alcuni suoi dirigenti, facendoli dilaniare dal proprio interno, e di fatto sparire dalla scena politica locale.I rimasugli, PRC e alcuni dei dissidenti del PD, non hanno che potuto constatare il fallimento del progetto, il primo ha deciso di non partecipare alla competizione elettorale, i secondi si sono sparpagliati tra pentiti e reprobi.Dal loro punto di vista il PRC, in particolare per il PDCI, avrebbe dovuto piegarsi per non restare escluso dalla competizione elettorale, e dalla possibile affermazione, vistosi isolato, non tenendo conto che il PRC è un partito che vuole governare, ma, considerando anche le ultime esperienze nazionali, se vi sono le oggettive condizione di pari dignità ed i margini di manovra politica propri della democrazia, cosa che il PRC locale non ha visto e non vede in questo progetto portato avanti dalla Diarchia.In ultima analisi, non si voleva che si creassero quattro liste, due delle quali espressioni del centrosinistra (PD e altri, PRC-PDCI-IDV ed altri), e due espressione del centrodestra (Antonio Russo ed altri, Tassone o Morello ed altri), cosa perfettamente riuscita.Vorrei fare una considerazione infine su questa vicenda: “a tutti quelli che pensano che fare politica sia un gioco, eccovi una dura lezione, un consiglio spassionato imparate, anche la politica ha le sue regole, e nessuno nasce imparato”.In conclusione, il PDCI ha vinto, ma ha ottenuto una vittoria di Pirro se è vero, com’è vero che, nonostante abbia ottenuto uno straordinario successo si trova con un assessore (anche se vicesindaco) e un consigliere comunale, un candidato provinciale che prende meno voti del candidato del bistrattato PRC locale e dell’IDV, ed ha messo a dura prova la possibile alleanza con lo stesso PRC locale, cosa fatta dai vertici provinciali, regionali e nazionali. Ma, la cosa più grave politicamente (e sì che i loro dirigenti sono politici navigati) si trovano alla mercè delle decisioni del PD locale ed hanno avvallato l’azione egemonica del Sindaco e del Consigliere Provinciale, tant’è vero che alla consueta festa della vittoria in piazza essi (insieme ai socialisti e all’IDV) sono stati tagliati fuori, insomma hanno consegnato la sinistra locale (almeno questo è quello che pensano i più) alla diarchia Sindaco-Consigliere Provinciale, speriamo, almeno, che essa dia i risultati attesi dai cittadini. D’altronde a fronte di undici consiglieri più il Sindaco si è venuta a creare una coalizione di maggioranza fatta da ben sette consiglieri (di cui tre assessori) di un unico partito più il Sindaco, con l’esponente consigliere dell’IDV e del PSE molto vicini chi al PD (è stato lungamente un suo tesserato, prima come DS e poi come PD) e chi alla figura stessa del Sindaco, quindi non è del tutto errato parlare di una coalizione PD-PDCI, con il PDCI fortemente minoritario (ricordiamo che la maggioranza in Consiglio Comunale è formata da otto consiglieri più il Sindaco), per questo si parla di vittoria di Pirro!L’IDV, ne esce con le osse rotte, dalla sua pretesa di rappresentanza con più candidati nella lista (si parlava addirittura di sei) ridotta mano a mano fino a due, ed eletto uno solo, quello meno vicino alla dirigenza dell’IDV locale, ed in ultima analisi unico partito della “coalizione” che ha preso più voti con il proprio candidato provinciale e a livello europeo che non con la somma dei propri candidati presenti in lista. Questo sarà dovuto a qualche errore della dirigenza locale? Un partito sciolto come neve al sole, mentre nel resto d’Italia va a gonfie vele, mah!Del PSE, è meglio mettere un velo pietoso, non è riuscito a far eleggere neppure il proprio segretario, forse finalmente capiranno che non sempre l’opportunismo politico paga.Ma, bando alle ciance, oggi c’è un nuovo re, viva il re, e speriamo che non ci faccia rimpiangere i vecchi principi.Un augurio sentito ed accorato, oggi si ha tutte le possibilità di far uscire dalle secche istituzionali il nostro paese, non ricadiamo in polemiche scialbe e prive di senso, lavorate, lasciate perdere chi ha fatto chi e cosa, oggi siete Voi a governare e Voi risponderete verso la cittadinanza dell’agire amministrativo. E’ inutile e patetico distribuire volantini casa per casa per far sapere il disastro finanziaria che ci avete trovato, tutti noi lo sappiamo, cercate di vedere come uscirne, così come avete promesso ai Vostri 3000 elettori.In conclusione il PRC continuerà a fare opposizione costruttiva, come ha fatto in questi anni, da fuori del consiglio comunale, conscio del rischio politico che si è assunto, cercando di costruire un’opposizione che si rileverà reale alla prossima tornata elettorale contro, non alla coalizione attualmente vincente, ma alla Diarchia a cui i “lungimiranti politici locali” hanno condannato il nostro paese.
Mirto – Crosia, li 10 09 2009
Cataldo Muraca
Membro del Comitato Direttivo Provinciale del PRC

5 commenti:

  1. Una delle tante versioni di come è andata

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  2. Bene, dopo aver letto una delle tante versioni di come siano andate queste nostre ultime elezioni locali e dopo aver letto la frase "non ricadiamo in polemiche scialbe" scritta da un membro del Comitato Direttivo Provinciale del PRC, Cataldo Muraca, autore del post di cui sopra, gradirei, così come penso gradiranno tutti i nostri lettori, che i prossimi post scritti fossero firmati semplicemente come "Cataldo Muraca", non come "Membro del Comitato Direttivo Provinciale del PRC".

    Qui non si fa propaganda partitica, sia chiaro!!!

    NON SI DEVE FARE PROPAGANDA PARTITICA!!!

    Se vogliamo rendere questo nostro paese meno Terra dei Cachi, continuiamo con la nostra trasparenza ma da semplici civili.
    Vogliamo parlare di partiti? Facciamolo, bene. Vogliamo parlare di come pensiamo siano andati i "fatti" circa l'ultima tornata elettorale? Facciamolo, bene.
    Ma non facciamo propaganda partitica.

    Come al solito, io parlo sempre chiaramente e, al contrario di ciò di cui sono stato più a volte accusato, sempre in modo trasparente e pubblico!

    Michele De Vincenti
    semplice civile...

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  3. sono naturalmente d'accordo con michele, tanto più che la lettera di cataldo è già stata pubblicata, e non ieri ma il 10 ottobre scorso!!
    a ogni modo, ormai è andata e va bene così.
    per il futuro, chiederei -- assieme a michele -- di attenerci allo scopo del blog che non è quello di un forum dei partiti di mirto crosia, ma di lanciare qualche idea e qualche riflessione sul nostro paesello.
    e non ci farei sopra neanche una polemica, ovvio.

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  4. Vi devo dire la Verità, a me personalmente piacerebbe un blog dei partiti di Mirto.
    Mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma non credo, come è tristamente avvenuto nella storia recente del nostro comune, che qualcuno pensi che il non firmarmi come ........... sia un problema, per l'obiettivo del sito, che in ultima analisi è il creare un'alternativa (in senso lato) allo stagnante quadro politico locale.
    Certamente, comprendo la repulsione verso i partiti dei liberi pensatori, ma si deve dar merito che per la prima volta, le trattative "segrete" (di pulcinella) per la formazione delle liste nel nostro comune sono state rese pubbliche (infatti chi scrive vi ha partecipato!), senza nascondersi dietro un dito, dicendo pane al pane vino al vino, questo, secondo me, è già un modo diverso di fare politica, è un fare politica, prendendosene le proprie responsabilità.
    Mi scuso per l'appello finale che forse è realmente avvulso dal contesto del blog, ma bisogna ricordare chi ha agito e come, perchè questo paese ha la memoria labile

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  5. scusa cata' ma allora perché non crei un blog di rifondazione comunista? puoi farlo, sei libero.
    un blog di rifondazione in cui segui la tua linea, magari continuando a collaborare anche in questo blog.
    però non capisco la pretesa di imporre la natura partitica a un blog che è nato per scopi di INFORMAZIONE quanto più possibile libera, e dunque non legata ad alcun partito...

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